terapia risolutiva - psicologia e organizzazione aziendale

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terapia risolutiva

Problemi sessuali

LA TERAPIA
Forniremo qui la descrizione delle principali motivazioni nelle 4 fasi della terapia, successivamente si descriveranno nel dettaglio i vari iter terapeutici.
La prima prescrizione il comportamento, o meglio, la mansione numero 0 è l'organizzazione della serata. Si chiede ai componenti della coppia di organizzare ciascuno una serata, o comunque un lasso di tempo di circa 3 ore da passare insieme. La coppia deve stare sola, senza amici, figli o parenti vari, si proibisce espressamente di parlare di problemi inerenti ai figli o famiglia d'origine, rappresentando questo momento una sorta di appuntamento speciale per l'incontro fra lui e lei.
Ciascuno deve organizzare la propria serata, deciderà in maniera autonoma cosa fare, dove etc, Si proibisce inoltre di concludere la serata con un rapporto sessuale. Lo scopo di questa prescrizione è quello di saggiare il livello di cooperazione della coppia e le modalità di decisione. La proibizione dei rapporti sessuali ha un duplice scopo:
1, Favorire l'intimità senza lo spettro di una sessualità che è necessariamente problematica.
2, Evitare che il sesso rappresenti una via di fuga dai problemi di relazione.

PRESCRIZIONI DELLA PRIMA FASE
Prescrizione dell'autosservazione corporea: consiste nel chiedere ad entrambi i componenti della coppia separatamente di effettuare un'attenta osservazione del proprio corpo dapprima visiva, quindi tattile. Posti davanti ad uno specchio, devono osservarsi dalla testa ai piedi con molta attenzione in modo tale da poter rispondere mentalmente a domande del tipo:
"Cosa non mi piace del mio corpo, cosa vorrei cambiare, cosa mi pìace etc.".
Solo al termine di questa fase si dovranno osservare i genitali, sempre con l'aiuto dello specchio. È opportuno sottolineare la necessità di scoprire il glande e di divaricare le grandi e le piccole labbra per poter osservare meglio la vulva.
Anche l'osservazione dei genitali dovrà essere accompagnata da una attenta esplorazione tattile alla ricerca delle diverse sensazioni fisiche provocate da differenti tipi di contatto. Dal punto di vista cognitivo l'autosservazione consiste nell'addestramento al riconoscimento di propri stati interni. Si chiede quindi d'iniziare a fare attenzione a cosa si prova e a cosa si pensa in situazioni, anche al di fuori dell'attività sessuale, che suscitano stati emotivi.
Nella fase della conoscenza di sé possono essere utili due ulteriori tecniche:
1,Gli esercizi di Kegell consiste in una serie di contrazioni e rilasciamenti che hanno lo scopo di aumentare il tono del muscolo pubococcigeo. Si migliora così il controllo volontario dei gruppl muscolari particolarmente coinvolti nel coito e nell'orgasmo. Per prima cosa il paziente dovrà, mentre sta facendo pipì, interrompere per un momento il flusso dell'urina. Nel fare ciò dovrà fare bene attenzione a quale movimento sta mettendo in atto. Una volta che lo abbia ben compreso lo potrà ripetere in qualsiasi momento; facendolo, avvertirà una lieve contrazione seguita da un rilassamento.
2, La scoperta del punto di inevitabilità orgasmica: consiste nell'indicare un esercizio di masturbazione (non in presenza del partner) in cui l'attenzione deve essere rivolta al riconoscimento delle sensazioni fisiche preorgasmiche, avvertite le quali si deve interrompere o modificare a stimolazione in modo tale da non raggiungere l'orgasmo, che potrà essere raggiunto, se desiderato, solo in un secondo momento. Si sottolinea come in questa fase della terapia lo scopo sia ancora di conoscere e non di provare piacere sessuale 

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